Nel mese di febbraio è nata una particolare polemica da parte della consigliera regionale della Lega Alessia Ambrosi sulle tematiche legate alla possibilità o meno che a Trento venisse costruita una moschea.
IL PUNTO DI PARTENZA
La polemica parti dal fatto che il candidato sindaco per il centro sinistra Franco Ianeselli, si fosse incontrato, in una riunione pubblica con la comunità mussulmana cittadina, anche con il leader spirituale di tale comunità: l'imam Aboulkheir Breighece. La consigliera, scandalizzata dall'evento, si prodigò a pubblicare 5 domande tramite il giornale L'Adige rivolte a Ianeselli, supponendo che lo stesso si fosse impegnato formalmente a costruire una moschea qualora fosse stato eletto.
Ianeselli non si è fatto negare e ha pubblicato un video di risposta a tali domande.
Chiaramente la risposta non è stata ritenuta esaustiva e anzi, Alessia Ambrosi ha rincalzato la dose postando sulla propria pagina Facebook lo scoop dal titolo
"LA NOTIZIA E' CHE IANESELLI NON ESCLUDE LA MOSCHEA" confermando la propria spiccata capacità nel creare una notizia senza la notizia. Top!
IL MIO PUNTO DI VISTA
Rimango stupito quando si cerca di strumentalizzare qualcosa, ma lo rimango ancora di più quando lo si fa su temi che dovrebbero essere comunemente appoggiati invece che criticati. L'apertura e il rispetto per le differenze culturali dovrebbero essere concetti trasversali e promossi da chiunque in un era in cui la fusione interculturale non può essere più una scelta. Ciascun essere umano merita di vivere in una società inclusiva e in cui la libertà di religione, tanto quanto di espressione e sessuale, sia un principio inalienabile.
Mi fanno sorridere, malinconicamente, le molte persone che ancora oggi aggrediscono "i mussulmani" giustificandosi dietro la frase bambinesca "anche loro nel loro paese non ci lasciano costruire le chiese, perchè dovremmo fare costruire le loro moschee qui da noi".
Anche supponendo che quanto virgolettato sia vero (probabilmente in qualche regione della terra lo è), cosa spinge questi individui nell'ergersi a nuovi crociati del 21° secolo per difendere i propri confini dagli invasori islamici? Forse questo atteggiamento li fa sentire più cristiani? Di certo il cristianesimo che mi hanno insegnato non contempla xenofobia, prevaricazione e odio verso i diversi.
Detto ciò, la mia risposta al quesito Moschea sì - Moschea no è: non vedo alcun problema perchè il problema per me non esiste. Se si potrà costruire, che la si costruisca e si dia dignità a chi vuole pregare in modo diverso da noi cristiani.
La preoccupazione deve essere rivolta verso chi strumentalizza la religione, verso le persone che all'interno di ogni appartenenza religiosa giustificano atti crudeli e vigliacchi travisando i principi ai quali la religione a cui si appellano fa riferimento. Credo che l'unico modo per meritarsi rispetto e tolleranza sia di essere noi i primi a rispettare e tollerare, nell'accezione nobile del termine, le diversità altrui.
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