Il Trentino,
quello impegnato.
Perchè sono
entrato in Azione?
In un periodo storico in cui la sfiducia negli amministratori pubblici è ai suoi livelli più alti, credo sia importante che chi di professione politico non è, entri nei "giochi di palazzo" per dare nuova operatività e concretezza d'azione.
Secondo un'antica definizione la Politica è "l'arte dell'amministrare", purtroppo mai come oggi tale definizione è tanto attuale nella sua necessità quanto distante nella sua applicazione.
Per risolvere le complessità del nostro mondo infatti, abbiamo bisogno di persone che abbiano comprovata esperienza gestionale / amministrativa / economica e di conseguenza di politici che, oltre alla buona volontà, alla passione e all’interesse per il benessere comune, sappiano risolvere problemi e muoversi nelle avversità.
In quest'ottica a inizio 2020 un amico mi suggerì di seguire con maggior attenzione l'attività di un nuovo movimento politico chiamato Azione .
Incuriosito, mi sono avvicinato alla squadra di Trentino in Azione e al suo fondatore nazionale Carlo Calenda . Con mio estremo piacere, e non nego anche stupore, mi trovai da subito in sintonia con quanto veniva affermato, proposto e criticato. Era da tempo che non mi entusiasmavo così.
Decisi quindi di partecipare alle elezioni per il Consiglio comunale di Trento nel 2020 arrivando secondo di Trentino in Azione dopo la capolista Giovanna Flor e oggi ho l'onore di prendere parte a questa nuova campagna elettorale per dare il mio contributo e fare del mio meglio per portare Trentino in Azione alla Camera dei Deputati il 25 di settembre.
MEMBRO DIRETTIVO PROVINCIALE AZIONE
GIA' CANDIDATO CAPOLISTA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
Le mie parole chiave
1. Competenza e onestà intellettuale : difficile trovare interventi e riflessioni del leader di Azione che non siano frutto di un approfondimento serio. Questo approccio è proprio di tutte le persone che stanno dando vita a questo movimento. Mai viene esposta un'idea senza averla sviscerata e questa idea è pronta a essere rimessa in discussione se il confronto con la controparte è costruttivo e altrettanto approfondito.
2. Propositività e operatività : il movimento ha tra i suoi obiettivi quello di non limitarsi mai a criticare, ma di proporre sempre progetti realizzabili, trasformando intuizioni in proposte concrete, pragmatiche e fattibili.
3. Visione e spirito di gruppo : è chiaro come un movimento che si trovi nella sua fase embrionale raccolga l'entusiasmo collettivo dei propri partecipanti. La differenza, a mio avviso, è che tale entusiasmo è mosso non solo dalla novità, ma soprattutto dalla visione che sta dietro all'intero progetto: "mobilitare l’Italia che lavora, produce, studia e fatica per rafforzare scuola, sanità e sicurezza-giustizia". Una visione che, a mio avviso, è impossibile non condividere.