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Sequenziamento variante Delta... non ci siamo

Purtroppo i dati parlano chiaro! E il Trentino si distingue per la sua impreparazione.

La #VarianteDelta sembra preoccupare molto gli scienziati, e i numeri sono talmente allarmanti che l'Inghilterra sta rivedendo i piani di riapertura totale visto l'incremento dei casi.


Per arginare, o per lo meno provare ad arginare il problema, l'Europa chiede che vengano sequenziati almeno il 5% dei tamponi positivi (auspicando di arrivare presto al 10%). L'Italia è messa malissimo con una media dell'1,3% e la nostra #SanitàTrentina si distingue per dati ancora peggiori con lo 0,72%. Differentemente invece i nostri vicini Alto Atesini sono i primi in Italia con il 5.75% a dimostrazione che SI PUO' FARE. Se poi teniamo conto che furbescamente e "strategicamente" il Trentino ha sempre tenuto basso il numero dei tamponi sembra impossibile noi non si riesca ad avvicinarci a quanto richiesto dall'Europa essendo in soldoni numeriche ridicole in termini di attività da svolgere.

La propensione a prevenire problemi futuri da parte dei nostri governanti è parecchio scarsa se non inesistente. E' sempre stato più importante rincorrere il consenso con slogan e proclami che ormai rasentano il più banale populismo... ciò che conta sono i titoli di giornale in cui dimostrare di essere i primi ad aprire i locali, togliere le mascherine, eliminare il coprifuoco. Complimenti .




Mio chiedo quindi a cosa sia dovuto questo abissale gap. Incapacità? Volontà? Scarsità di risorse?

Ai posteri l'ardua sentenza.

Qui articolo del Corriere sul Tema. https://www.corriere.it/.../variante-delta-covid-italia...


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