Negli ultimi due incontri di #formazione organizzati da Trentino in Azione abbiamo parlato di due temi che rappresentano due facce della medesima medaglia: #GIOVANI e #ANZIANI.
Da un lato con Mauro Berti (esperto di #cyberbullismo, #pedopornografia, per anni impegnato come ispettore presso la Polizia Postale di #Trento) abbiamo compreso come le insidie del mondo digitale siano estremamente pericolose per i nostri #figli. La scarsa attenzione di molte #famiglie e purtroppo la bassa preparazione sul tema da parte di gran parte del mondo scolastico, stanno incentivando situazioni drammatiche portando, in estremo, il nostro trentino in vetta alle classifiche dei #suicidi giovanili in Italia . Una #gioventù che si trova spaesata dall'eccesso di informazioni e da un mondo che porta l'effimero e l'immagine a predominare su contenuti e pensiero. Un processo che, al contempo, sta riducendo anche le capacità #cognitive di coloro che appunto, dovranno occuparsi di un futuro sempre più complesso e che necessita di preparazione e creatività.
Dall'altro lato con Renzo Dori (presidente dell'associazione #Alzheimer ed esperto di problemi legati alla #demenzasenile) abbiamo appurato come l'innalzamento della speranza di vita stia in modo esponenziale aumentando i casi di malattie cronico degenerative legate al cervello. Solo in Trentino abbiamo 8.000 persone malate di cui 6.000 con Alzheimer.
Oltre a spunti che ci hanno fatto capire aspetti scientifici e medici legati a questa grave malattia, #Dori ha trasmesso tutta una serie di buone pratiche che dovrebbero essere adottate da coloro che, hanno nelle proprie famiglie casi simili. E' stato sottolineato come, ad esempio, gli aspetti #emotivo e #sensoriale siano fondamentali per migliorare la qualità di vita sia del malato che delle persone che gli stanno attorno e come in questa direzione si debba incrementare la formazione che oggi è insufficiente anche in Trentino. Si è evidenziato come poche siano le strutture competenti capaci di trattare queste malattie e nella maggior parte, chi ormai è in fase acuto sia abbandonato a se stesso (e alle famiglie) piuttosto che inserito in strutture (#RSA) non preparate in maniera adeguata. L'assistenza domiciliare, che potrebbe tanto aiutare le famiglie è anchessa sottodimensionata e spesso inadeguata alle complessità del tema.
Giovani e anziani, futuro e passato legati da un filo rosso indissolubile che non possiamo permetterci venga spezzato. Proprio per questo con Trentino in Azione stiamo sviluppando proposte concrete per stimolare l'attenzione e l'operatività di chi, grazie alle elezioni di ottobre, avrà il mandato di governare il nostro #Trentino sempre più in caduta libera nelle classifiche del #wellfare.
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