Negli ultimi cinque anni, la giunta Fugatti ha sistematicamente smantellato il sistema d’accoglienza trentino. Pensando così di fermare l’immigrazione.
E invece ha fatto un disastro: l’immigrazione è continuata, persino cresciuta. Sviluppandosi però in condizioni più difficili, più opache, ancora meno governabili che nel passato. Negando a chi arriva qualunque sostegno nel processo d’integrazione non si rende il Trentino più sicuro. Si fa esattamente il contrario. Il Trentino sa e può fare di meglio. Le proposte di Azione si basano su una considerazione molto semplice: l’immigrazione esiste e deve essere governata con serietà e intelligenza. Inutile fare gli struzzi, pericoloso farne solo materia di propaganda.
Noi proponiamo di:
A. Creare dei meccanismi che indirizzino verso il Trentino quegli immigrati che hanno competenze ed esperienze professionali necessarie all’economia locale;
B. Introdurre un vero sistema di integrazione degli immigrati, dei rifugiati e delle loro famiglie che comprenda:
corsi intensivi obbligatori di lingua e cultura italiana per coloro che arrivano in Trentino
programmi sistematici per l’orientamento e l’inserimento scolastico e sociale dei figli degli immigrati, dei ragazzi che nascono e crescono in Trentino e che contribuiranno al suo futuro
promozione dell’attività lavorativa delle donne immigrate, con politiche attive della formazione professionale che ne favoriscano la partecipazione e non le chiudano solo in alcuni settori;
un sistema di accoglienza dei rifugiati che favorisca la loro autonomia e la loro indipendenza economica;
azioni per favorire una redistribuzione sul territorio provinciale attraverso lo sviluppo di legami veri con le diverse aree;
lotta all’emergenza abitativa degli autoctoni e degli immigrati
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